L’edificio di via Roma si inaugura nel ‘37 per ospitare l’asilo d’infanzia e la scuola elementare


Domenico Barboni ha chiesto alla redazione di raccontare in tre puntate gli antefatti che giustificarono  l’edificazione della prima scuola pubblica a Rodano a metà anni ‘30.

Nel nostro piccolo paese, prettamente rurale, all’inizio del XX secolo si sentiva l’esigenza di avere un’istituzione alla quale affidare i figli, dai più piccini fino all’età della scuola. Chi maggiormente sentiva questa esigenza era il parroco Giuseppe Dossi, che aveva a cuore l’educazione morale e religiosa della gioventù e probabilmente osservava con preoccupazione i numerosi bambini abbandonati a se stessi nei cortili delle cascine, nella piccola piazza e per le strade del paese che, se allora non molto frequentate dai veicoli, erano pur sempre pericolose.

 

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In Italia la realizzazione degli asili d’infanzia è dovuta all’abate Ferrante Aporti. Egli fondò il primo nel 1827 a Cremona, accogliendovi bambini da 2 a 6 anni. In breve tempo l’istituzione aportiana si diffuse dovunque in Italia e, compiuta l’unità nazionale, raggiunse ogni paese.

A Rodano l’asilo venne istituito nel 1918 per iniziativa privata di Don Dossi, grazie alle donazioni di alcuni benefattori del paese e a un contributo messo a disposizione dalla Fondazione Provinciale dell’Opera Pia Vittorio Emanuele di Milano.

Per realizzarlo e avere le necessarie autorizzazioni dalle autorità istituzionali competenti (Comune e Provincia), Don Dossi dovette istituire un comitato fondatore, indispensabile per eleggere il presidente e i consiglieri incaricati di gestire l’asilo. Dopo aver redatto il documento costitutivo, sottoscritto da tutti i componenti del consiglio, lo inviò per conoscenza al Comune di Rodano il 30 marzo del 1918.

 

Comune di Rodano

Dietro invito del sottoscritto don Giuseppe Dossi di Lucino, quale fondatore di un asilo infantile in detta Parrocchia, sono stati oggi invitati i signori: Ferrario Pietro, Penati Angelo, Vismara Adolfo, Tessera Defendente e Radaelli Eugenio, allo scopo di presentare l’Amministrazione di detto asilo.

Pertanto, a Presidente viene nominato ad unanimità il Signor Radaelli Eugenio, a Cassiere Vismara Adolfo, a Segretario Ferrario Pietro e a Consiglieri Angelo Penati, Tessera Defendente, Servida Carlo e il Parroco  Dossi Giuseppe.

Del che si è redatto il presente verbale che viene dagli intervenuti sottoscritto.

Rodano il 30 marzo 1918

Il Presidente.  Eugenio Radaelli.

 

L’asilo d’infanzia cominciò la sua opera benefica lo stesso anno ospitando quaranta  bambini nei locali della parrocchia, sotto la direzione di una signora non abilitata all’insegnamento, aiutata da alcune inservienti tutto-fare e dal parroco.

Evidentemente, però, non bastava: c’erano molte famiglie bisognose che premevano perché venissero accolti i loro figli. Le richieste sempre più pressanti crearono all’istituzione problemi di carattere economico perché il denaro offerto dai benefattori non era sufficiente per sopperire alle spese necessarie, ma la cosa che preoccupava di più il parroco era il sussidio elargito dalla Fondazione Provinciale, che non era molto e non arrivava con continuità annuale.

Don Dossi decise allora di scrivere una lettera alla Commissione Provinciale dell’Opera Pia, sollecitandola a mantener fede agli accordi stipulati e sottolineando il momento difficile in cui le famiglie nelle campagne stavano attraversando, tanto più che molti padri erano stati richiamati in guerra. Ecco il testo di quel documento.

 

All’Onorevole Amministrazione dell’Opera Pia Vittorio Emanuele Milano.

Il sottoscritto, Direttore ed Amministratore dell’asilo in Lucino di Rodano, fa domanda a vostra Onorevole Commissione perché si compiaccia comprendendo per un sussidio a favore dell’Asilo stesso. Questo asilo è sorto nel corrente anno per opera dello scrivente, col preciso scopo di ospitare tutti i bambini dai 3 ai 6 anni e specialmente i figli dei militari richiamati in guerra, a oggi frequentato da 40 bambini. L’Istituzione ebbe finora solo Lire 1000 dal fondo della Prefettura di Milano, ma con questo fondo bisogna far fronte al riscaldamento, all’arredamento dei locali, alla maestra per l’insegnamento e donna al servizio, oltre occorre anche l’acquisto di oggetti probeliani per l’insegnamento. Finora a tutto il mancante ha dovuto far fronte il sottoscritto. Si attende gradire continuazione iniziata, ma anche queste continuazioni non possono bastare allo scopo. Codesta si augura che comprenda l’alto scopo di tale Istituzione, specialmente in questo momento nelle campagne, farà opera illuminata, se si compiacerà mandare a questo asilo quell’elargizione, ed in quella misera che verrà a sostenere le spese, incoraggiando così l’istituzione e fornendo nel contempo la continuazione di opera tanto caritatevole quanto necessaria. Nella fiducia di un benevolo adempimento e con ossequi. 

Direttore e Amministratore dell’Asilo di Lucino Don Giuseppe Dossi.

 

Sono convinto che le semplici ma persuasive parole del parroco siano state recepite dagli amministratori dell’Opera Pia perché l’asilo continuò senza interruzione la sua opera caritatevole.

Nel 1927 Don Dossi, viste le continue richieste che gli pervenivano da parte delle famiglie bisognose, decise di stipulare una convenzione con l’Istituto delle Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda allo scopo di avere alcune di loro abilitate all’insegnamento dei bambini piccoli.

La Superiora Generale, Filomena Vitali, a nome del Consiglio, valutando la domanda del Parroco, concesse tre suore con il compito di dirigere l’asilo infantile. Tra le parti fu stipulato e firmato il contratto contenente obblighi e doveri e le finalità per l’insegnamento della Dottrina Cristiana ai fanciulli e alle fanciulle.

L’asilo infantile di Lucino di Rodano, intitolato ai Gloriosi Caduti, continuò la sua opera benefica secondo quel contratto fino al 1° Gennaio del 1937, quando passò sotto la diretta amministrazione del Comune di Rodano, in conformità alla deliberazione fatta il 25.4.1936 n°19 e resa esecutiva dalla R. Prefettura di Milano il giorno 11.9.1936.

Le finalità e gli scopi dell’istituzione rimasero quelle di accogliere, custodire ed educare gratuitamente nei giorni feriali i bambini poveri dai 3 ai 6 anni di ambo i sessi residenti nel comune di Rodano e di provvedere alla loro educazione fisica, morale ed intellettuale nei limiti consentiti dalla loro età. Il funzionamento dell’asilo, sia per la parte didattica che per i servizi inerenti, rimase affidato all’Istituto delle Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda, riconosciuto dalla Santa Sede, sotto la sorveglianza del Parroco pro tempore di Lucino, ancora Don Giuseppe Dossi.

Domenico Barboni

 

Nella prossima puntata il racconto della scuola elementare. 

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