Progetto Rodano Informa n. 8


Editoriale

Per governare basta saper promettere?

Dopo quasi dieci anni di illusioni e promesse mancate, sembra essersi definitivamente risolta la questione delle compensazioni relative all’area ex-SISAS, circa 10 milioni di euro, che sarebbero dovute arrivare nelle casse del nostro comune: questi fondi non arriveranno più nelle casse del nostro comune. Si trova traccia della notizia, tra le righe dell’ultimo Informarodano, in un articolo firmato dal Sindaco in cui si legge “Venute meno le risorse degli accordi di programma dell ex-Sisas …”, l’informazione è stata poi confermata nell’ultimo consiglio comunale dal Vicesindaco che, a domanda esplicita da parte dell’opposizione, ha precisato che i fondi in questione non sono più a disposizione dei comuni perché utilizzati per terminare la bonifica delle discariche.

Come gruppo di opposizione abbiamo sempre sperato che questa somma di denaro potesse essere destinata al nostro comune, ma abbiamo anche sempre fortemente dubitato che ciò potesse accadere. Tale scetticismo era indotto dalla consapevolezza del difficile momento economico che l’Italina si stava accingendo ad attraversare, a dal fallimento di tutti i piani di recupero delle più importanti aree dimesse nell’hinterland milanese (Santa Giulia, Santa Monica, Falck) che tra l’altro avevano come protagonisti proprio gli stessi attori che si occupavano dell’area ex-Sisas.

Queste considerazioni ci avevano suggerito, già dalla scorsa campagna elettorale, un atteggiamento di prudenza. Non ce la siamo sentita di fare promesse sulla base di chiacchiere e annunci, sulla cui affidabilità mancavano certezze. Siamo tra quelli che ancora credono che ogni promessa fatta ai cittadini sia un debito, se non si è certi di poterla mantenere meglio non farla anche a scapito di perdere voti.

Gli amici della maggioranza sembra non la pensino così: in campagna elettorale hanno promesso nuove scuole, parchi, piazze, opere mirabolanti, ovviamente tutto a costo zero. Bastava che i cittadini li votassero ed un giorno si sarebbero risvegliati nel mondo dei balocchi. Oggi, a poco più di due anni, ci dicono, molto velatamente, che purtroppo si sono sbagliati, che di quello che ci hanno promesso non potranno realizzare niente, e che se i rodanesi vogliono migliorare qualcosa del loro paese se lo devono pagare. Ci rassicurano però che non aumenteranno le tasse ma faranno solo debiti: peccato che dal punto di vista pratico sia la stessa cosa.

Ora ci chiediamo: sono sicuri che, se si fossero presentati ai cittadini senza queste false promesse avrebbero ottenuto la loro fiducia? È giusto che una maggioranza che a due anni dalle elezioni dichiara di non poter svolgere nemmeno una minima parte del programma elettorale per il quale è stata eletta, continui a governare? 

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Municipio missione compiuta, ma…

Al di là delle polemiche e del discredito di rito con cui la maggioranza ha accolto l’iniziativa della raccolta firme promossa dalle opposizioni in merito alla realizzazione di un nuovo Municipio, nessuno può negare che tale azione, fortemente sostenuta dai cittadini, abbia ottenuto l’effetto voluto: evitare che l’Amministrazione s’impegnasse in un progetto troppo gravoso per la tasche dei cittadini.

Ci devono scusare gli amici dell’Amministrazione se facciamo riferimento ai dati contenuti in documenti ufficiali, ma abbiamo lo stramaledetto vizio di leggere solo questi e fidarci solo delle cose scritte e non delle chiacchiere.

Difatti carta canta: in poco più di 3 mesi siamo passati dai 4 milioni previsti nel bilancio del 2011, ai 2 milioni previsti nel bilancio di previsione 2012 appena approvato, fino a 1,6 milioni del bando per il progetto preliminare. Il bando in questione, emesso in data 30/12, richiede la redazione del progetto preliminare di realizzazione del nuovo Municipio, della relativa piazza con area pedonale e di un parcheggio per circa 70 posti auto, il cui costo complessivo (di tutte queste opere insieme !) non dovrà superare 1,6 milioni di euro più IVA, denaro che sarà recuperato vendendo due terreni di proprietà del comune e coprendo il resto della somma con un mutuo.

Non male! Quando siamo partiti con la raccolta delle firme non pensavamo di arrivare a tanto!

Nonostante il risultato ottenuto, abbiamo però ancora molte perplessità sulla soluzione prospettata dall’Amministrazione per risolvere il problema-Municipio e pensiamo sia opportuno condividerle con i cittadini:

  • l’attuale edificio è nato come scuola e ha mantenuto invariata negli anni la propria struttura; attualmente l’edificio risulta completamente fuori legge, senza contare lo stato di degrado ben visibile a tutti anche grazie alla totale mancanza della manutenzione più elementare, nonostante l’Amministrazione comunale continui ad affermare come, dal 1995 (anno di insediamento di Rodano Futura) ad oggi, siano stati effettuati molteplici interventi e quindi spesi molti soldi pubblici.
  • A tal proposito ci chiediamo per quale motivo solo oggi si è deciso di intervenire e perché invece della realizzazione dell’Ottagono e del centro culturale La Elle i nostri amministratori non abbiano dato, a suo tempo, priorità ad opere più urgenti e necessarie come il recupero del Municipio esistente o l’eventuale realizzazione del nuovo stabile. Si sarebbero risparmiati parecchi soldi!
  • Per il concorso di progettazione l’Amministrazione ha stanziato 75.000 euro, mentre per la realizzazione dell’opera, non avendo il becco di un quattrino, il Comune dovrà accendere un mutuo e vendere (o meglio svendere) due terreni, quindi una parte di patrimonio pubblico che perderemo per sempre.
  • Condividiamo le perplessità manifestate dai professionisti che hanno letto il bando che appare poco chiaro e redatto in maniera approssimata. In particolare, in riferimento all’importo complessivo dei lavori stimato in € 1,6 milioni, riteniamo che in rapporto alla quantità di opere e qualità richiesta tale valore sia irreale e che quindi lieviterà in maniera corposa durante la fase esecutiva.
  • Il nuovo assetto planimetrico previsto dal bando stravolgerà completamente l’identità e la riconoscibilità del nostro centro storico.

A tutto ciò va aggiunto che tale soluzione prosciuga le capacità di investimento dell’Amministrazione comunale almeno per i prossimi 5 anni, rendendo praticamente impossibili investimenti per il miglioramento dei servizi ai cittadini di cui il nostro comune ha tanto bisogno o interventi significativi a sostegno di famiglie bisognose, la cui evenienza è tutt’altro che trascurabile negli anni futuri.

A nostro modo di vedere sarebbe più che opportuno muoversi con cautela ed oculatezza, il che significa che prima di spendere ingenti risorse pubbliche  sarebbe necessario essere certi dell’impossibilità di altre soluzioni più adeguate al difficile momento economico e alla scarsa disponibilità di fondi del nostro comune.

Noi i conti li abbiamo fatti già da tempo e non sono cifre campate per aria.

Con l’aiuto di consulenti tecnici abbiamo valutato le possibili varianti, arrivando alla conclusione che il recupero dell’edificio, anche per fasi successive di intervento a fronte di un’effettiva disponibilità finanziaria, è decisamente la soluzione più ragionevole se rapportata ad un intervento di nuova costruzione, soprattutto alla luce delle indecisioni e della confusione (in termini di costi e non solo!) manifestate dalla nostra Amministrazione negli ultimi mesi.

Viste le poche risorse economiche disponibili, come alternativa al recupero dell’esistente e alla costruzione di un nuovo fabbricato, si potrebbe anche azzardare l’ipotesi di verificare la possibilità di insediare il Municipio in locali di proprietà del comune attualmente sottoutilizzati (ad esempio La Elle è dotata di un piano sottotetto ancora da completare).

Con soluzioni di questo genere pensiamo sia possibile presentarsi ai cittadini, chiedere il loro parere e ascoltare i loro consigli, certi che solo da un processo di questo tipo può nascere la casa in cui tutti cittadini devono potersi riconoscere: il Municipio.

Populismo, demagogia? No, solo democrazia.

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Breve storia dei fatti documentata da verbali, bilanci pubblici, interviste e articoli firmati dall’Amministrazione Comunale

  • 1996/1997 l’Amministrazione Tamagnone, con Marazzi vicesindaco, bandisce un concorso di idee per la sistemazione/ricostruzione del Municipio. Vengono presentati numerosi progetti che però rimangono sulla carta.
  • 1997/2008 (Giunta Marazzi): tante promesse sul nuovo Municipio ma nulla di fatto, in compenso le risorse pubbliche vengono investite per realizzare l’Ottagono e La Elle.
  • Giugno 2009 – ultime elezioni comunali, il ritornello non cambia: grandi progetti, con nuovo Municipio, nuova scuola, nuova piazza, nuovi negozi e nuova edilizia residenziale su terreno pubblico. Progetti esposti per mesi (anni) nell’aula consiliare e scomparsi da poco.
  • Marzo 2010: Progetto Rodano, con lettera protocollata, offre la propria collaborazione per la partecipazione ad un bando regionale (stanziamento a fondo perduto fino al 75% a comuni con le dimensioni del nostro, per opere pubbliche fra le quali rientrava anche il recupero del nostro Municipio). Risposta: l’Amministrazione aveva già deciso di non recuperare, ma ricostruire.
  • Novembre 2010: adottato il nuovo Piano di Governo del Territorio all’interno del quale è contenuta la stima per la costruzione del Municipio: 2,862 milioni.
  • Dicembre 2010: approvato bilancio preventivo 2011 con piano triennale delle opere pubbliche (voto contrario dell’opposizione): il costo per la realizzazione del Municipio passa da 2,862 milioni a 4 milioni da reperirsi totalmente tramite mutuo che verrà acceso nel 2012.
  • Settembre 2011: Progetto Rodano e Gente di Rodano lanciano la raccolta firme per chiedere di non accendere quel mutuo spropositato e di non abbattere il Municipio, prospettando invece l’idea di una meno costosa ristrutturazione.
  • 28 Settembre 2011: la Giunta approva il nuovo piano triennale delle opere pubbliche, il costo del Municipio è 2,862 milioni sempre interamente coperti da mutuo, non più nel 2012, ma nel 2013.
  • 17 Ottobre 2011, Gazzetta della Martesana: il vicesindaco dichiara che il nuovo Municipio costerà 2,8 milioni, di cui 1 milione di mutuo.
  • Ottobre 2011, Informarodano: il sindaco Comaschi scrive che il costo dell’opera sarà di 2 milioni, metà derivanti da alienazione di terreni comunali, parte da agevolazioni statali e meno di un milione da mutuo.
  • Dicembre 2011, il Sindaco “intervistato” dall’Informarodano cambia nuovamente versione dichiarando che il costo definitivo dell’opera è 2,862 milioni.
  • 12 Dicembre 2011, nell’intervista per la Gazzetta della Martesana il vice sindaco Marazzi smentisce il sindaco dichiarando: i numeri sono numeri, il nuovo Municipio costerà 1,655 milioni di euro!!
  • 19 Dicembre 2011, approvazione bilancio previsionale 2012 e piano triennale opere pubbliche: il costo preventivato per il nuovo stabile è sceso nuovamente da 2,862 milioni a 2 milioni di euro.
  • 30 Dicembre 2011: pubblicazione del bando per il concorso di progettazione del Municipio: l’importo dei lavori non dovrà superare 1,6 milioni, compresa la sistemazione della piazza antistante e un nuovo parcheggio per 70/80 posti auto.
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Bilancio di previsione 2012: qualche rincaro e niente di più

Nel consiglio comunale del 21 dicembre 2011, con i voti contrari dell’opposizione, è stato approvato il bilancio di previsione per il prossimo anno. Queste per sommi capi le spese previste per il prossimo anno.

Il bilancio del nostro comune si aggira sui 4 milioni circa di euro, di cui 3,5 milioni sono assorbiti per le spese correnti (cioè le spese necessarie al funzionamento della struttura e dei servizi come scuole, vigilanza, raccolta rifiuti, illuminazione, ecc.). Ad esempio, di questi 3,5 milioni, 1,3 sono utilizzati per il funzionamento dei vari uffici del Comune, 645.000 per le funzioni di istruzione pubblica (compresi mensa e trasporto), 760.000 per la gestione del territorio (smaltimento rifiuti compreso), e 420.000 per i servizi sociali.

L’impatto più significativo di questo bilancio sulle tasche dei cittadini sarà costituito dall’aumento medio del 4,5% della TARSU (Tassa Rifiuti), a cui va sommato l’aumento del buono mensa che è però già entrato in vigore dallo scorso primo ottobre. Va detto che il bilancio è stato approvato ancora in una fase di assoluta incertezza fiscale, visto che il governo centrale aveva da poco varato il Decreto Salva Italia che reintroduce la patrimoniale sulle case (IMU) già a partire dal prossimo anno, e quindi si renderanno necessarie una serie di variazioni molto significative, alcune delle quale andranno ancora a pesare sulle tasche dei cittadini.

Da diversi anni il bilancio di previsione si limita ad apportare continui aggiustamenti (in genere tagli) alle diverse voci di spesa, in funzione del minore gettito di entrate dovuto principalmente ai ridotti trasferimenti dagli organi centrali (Stato e Regione) ai comuni. Anche quest’anno, a fronte di un taglio delle entrate disponibili, per sostenere le spese correnti di circa 90.000 euro si è proceduto a ridurre, ove possibile, le risorse a disposizione dei vari capitoli di spesa.

Come Progetto Rodano abbiamo espresso un voto contrario a questo bilancio non tanto perché abbiamo riscontrato sprechi o spese inutili ma perché non condividiamo l’atteggiamento di assoluto immobilismo e rassegnazione che i nostri amministratori hanno sinora dimostrato nei confronti della politica dei tagli effettuata a livello centrale. Siamo consapevoli delle difficoltà economiche in cui versano tutte le amministrazioni locali, ci aspetteremmo però da parte dei nostri amministratori, come peraltro constatiamo in altre amministrazioni, una maggiore attenzione nella ricerca di soluzioni innovative che consentano di acquisire nuove forme di finanziamento, ad esempio attraverso i bandi pubblici, oppure di ridurre le spese di alcuni servizi, favorendo miglioramenti ed investimenti in altri.

Terminati i flussi di denaro degli oneri di urbanizzazione derivanti dalle operazioni immobiliari degli scorsi anni e finito il miraggio delle compensazioni ex-Sisas, questa Amministrazione non è più in grado di offrire alle infrastrutture ed ai servizi ai cittadini alcun miglioramento se non ricorrendo al debito, una strategia che non rifiutiamo a priori ma che deve essere inserita in un corretto piano di investimenti mirati all’efficienza e risparmio sui servizi. Le voci del bilancio di previsione 2012 relative alle spese in conto capitale (cioè le spese relative al miglioramento delle infrastrutture) sono invece esclusivamente relegate all’opportunità, molto remota, dell’avvio dei lavori per il recupero della Cascina Briavacca: se ciò non dovesse accadere l’intero capitolo di spesa si ridurrà a zero.

Di fronte alla difficilissima situazione economica, crediamo sia doveroso aspettarsi da chi si è proposto ai cittadini per amministrare il bene pubblico un qualche sforzo in più in termini di progettualità ed intraprendenza. Si tratta purtroppo di doti che questa Amministrazione non ha sinora dimostrato di possedere e la cui carenza sta costando molto cara al paese in termini di efficienza e qualità dei servizi.

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Controllo di Vicinato: perché stiamo collaborando con la maggioranza

La sicurezza è un bene comune ed è pertanto necessario fare ogni sforzo per trovare un terreno di lavoro condiviso con tutti i gruppi consiliari.

All’inizio dello scorso giugno l’Amministrazione comunale ci ha invitato formalmente a partecipare a un tavolo di lavoro sul tema della sicurezza e in particolare a promuovere i gruppi di Controllo di Vicinato.

Per uno strano caso il progetto di Controllo di Vicinato era presente sia nel programma elettorale di Progetto Rodano che in quello di Rodano Futura. Strano caso perché il centro-destra nazionale era un forte sostenitore delle Ronde che è cosa assai diversa dal Controllo di Vicinato. Abbiamo accettato di collaborare volentieri e insieme agli amici di Gente di Rodano stiamo continuando a collaborare lealmente con la maggioranza per la realizzazione di questo progetto.

Tra ottobre e novembre 2011 si sono tenuti tre incontri con i cittadini (due a Rodano e uno a Millepini) per spiegare il senso del progetto. È la prima volta che quest’Amministrazione comunale convoca delle assemblee pubbliche per rendere conto ai cittadini delle proprie attività (se si esclude un’altra assemblea del settembre 2011 in cui fu illustrato il servizio di trasporto pubblico domenicale a chiamata).

Gli incontri con i cittadini (a parte qualche polemica in assemblea frutto più di beghe personali che riguardanti i temi del progetto in sé – che comunque non hanno scalfito il valore degli incontri) sono stati interessanti, ma anche istruttivi per i membri del Gruppo di Lavoro sulla sicurezza (composto dai rappresentanti di tutti i gruppi consiliari con il supporto delle Forze dell’Ordine locali e di Pioltello). Non tutti i membri del Gruppo di Lavoro avevano le stesse competenze e le stesse esperienze, ma si è lavorato bene e in sinergia. Come gruppi di minoranza siamo consapevoli di aver dato un contributo importante all’avvio di questa esperienza. C’è ancora molto lavoro da fare…

Per chi volesse saperne di più sul tema dei gruppi di sorveglianza di vicinato, rimandiamo a questi due siti web: www.rodanosolidale.org , www.controllodelvicinato.com

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Municipio

Abbiamo sempre sostenuto che abbattere e ricostruire non è l’unica soluzione per avere un Municipio funzionale e conforme ai regolamenti edilizi.
Scegliere di ristrutturare, oltre a permettere un piano di spesa incrementale, consentirebbe anche la salvaguardia del patrimonio storico del nostro comune.
Se ne volete saper di più, i gruppi di opposizione Gente di Rodano e Progetto Rodano vi invitano ad un incontro sul tema

Venerdì 17 febbraio 2012
Alle ore 21
Presso la ELLE

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Giornata della Memoria

Ogni anno, il 27 gennaio, tutto il mondo ricorda il dramma della Shoah. Perché anche a Rodano questa ricorrenza non passi inosservata, Progetto Rodano e Gente di Rodano hanno proposto una serata dedicata alla giornata della memoria, giovedì 2 febbraio 2012, alle ore 21 presso la ELLE

Sono stati proiettati video e letti brani sull’argomento per non dimenticare quanto sottile e banale può essere il male.

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Edifici pubblici inutili o resi tali

C’ è un vezzo che questa maggioranza ogni tanto tira in ballo quando qualcuno fa delle critiche ai ben due “centri culturali” di cui il paese è dotato: dire che li hanno avuti gratis. Naturalmente non è vero e sarebbe assurdo che lo fosse, ma spesso viene ripetuto e con convinzione.

In realtà i due centri sono stati costruiti da privati che avrebbero dovuto pagare al comune oneri di varia natura. E’ come se voi aveste fatto un prestito e il debitore, invece di rimborsarvi i soldi, vi intestasse un appartamento: andreste in giro a dire che lo avete avuto gratis? Ovviamente no, anzi, ci sono buone probabilità che al debitore sia convenuto, che voi ci abbiate rimesso o comunque vi troviate in mano un immobile che sicuramente avrà per voi dei costi e che magari non sapete bene come utilizzare.

Questo giochino di tornare all’era del baratto è però costato caro al paese: due centri culturali entrambi inadeguati ed entrambi senza attrezzature. Come ovvio, i due centri costano e l’Amministrazione non sa come riempirli.

La Elle con un’”aula magna” dimensionata come una palestra, con conseguente acustica impossibile, senza uno schermo, senza un palco, con un impianto che include una sintonizzatore radio (qualcuno lo ha mai usato? A chi serve?) ma non ha un lettore DVD, senza un radiomicrofono, con un cablaggio per un microfono fatto con cavi non adatti e inutilizzabile, senza un minimo impianto luci utilizzabile per spettacoli teatrali. In cambio, sempre la Elle, ha al piano superiore una ampia sala, di altezza adeguata per avere una buona acustica, ma lasciata a rustico in attesa di avere i fondi per sistemarla (forse).

Ancora peggio l’Ottagono. Ha una buona acustica, ma è completamente vuoto, senza nessuna attrezzatura. Si potrebbe anche obiettare sulla inusuale forma che forse lo rende “originale”, ma non funzionale per ospitare spettacoli.

Il paese si è quindi trovato con un centro (la Elle) inutilizzabile per concerti o spettacoli e l’Ottagono dato in gestione ad un privato che naturalmente doveva riuscire a ricavarci un utile, dopo aver anche provveduto a dotarlo dello stretto indispensabile.

A parte l’assurdità che anche gruppi con sede nel comune che volevano utilizzare questo spazio comunale, senza fini di lucro, dovevano pagare l’affitto per la serata, è strano che si potesse pensare che un paese come Rodano, con poco più di 4.000 abitanti e non vicinissimo ai grossi centri abitati dei dintorni, potesse avere un bacino di utenza pagante tale da permettere di sopravvivere economicamente ad un centro del genere. Difatti un gestore ci ha provato e ora ha abbandonato, lasciandoci una scatola vuota.

Aggiungiamo che negli stessi anni il comune ha venduto i locali poi occupati dal Brick’s: per chi non si ricordasse, in quei locali operava con successo una cooperativa che faceva da centro di aggregazione per i giovani adolescenti del nostro paese (e tutti sanno quanto c’è bisogno di iniziative del genere). Non vogliamo addentrarci nei motivi, non ufficializzati, per cui il comune ha deciso di interrompere questa esperienza che durava da anni, ma resta misterioso perché ha venduto i locali che comprendevano anche una ampia sala sicuramente attrezzabile e utilizzabile a scopi più utili per i cittadini.

Ora il Brick’s ha chiuso, il gestore dell’Ottagono se ne è andato e noi ci troviamo da capo con due immobili, uno ex pubblico e uno pubblico, vuoti e una Elle inadeguata.

Quando i soldi sono pochi, si deve scegliere come usarli e non buttare al vento le risorse che già si hanno.

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Calci d’angolo

L’impianto fotovoltaico di via Giusti

Non si possono non notare gli enormi pannelli fotovoltaici realizzati nell’ambito della nuova lottizzazione di via Giusti. Sono molti infatti a domandarsi per quali motivi un impianto del genere non sia stato collocato sul tetto o in alternativa a sud del comparto dove avrebbe potuto ricevere un maggiore apporto solare e si sarebbe notato decisamente meno.

Il Comunale giustifica l’intervento sostenendo che sul tetto non c’era spazio. Fermo restando che dubitiamo fortemente che in sede di progettazione di nuovi edifici non si riesca a prevedere soluzioni architettoniche in grado di integrare in maniera armoniosa i pannelli solari con la costruzione e in particolare con la copertura dell’edificio, alla luce di quanto affermato dall’Amministrazione comunale questa era davvero l’unica alternativa?

Velocità senza limiti

La tratta della provinciale 182 Millepini – Lucino è ancora priva di cartelli con i limiti di velocità. In questa stagione di bassa visibilità, il traffico serale, che impegna quel tratto di strada per evitare le code sulla Rivoltana, sfreccia a velocità ben al di sopra dei limiti imposti e ben segnalati invece sulla tratta Cassignanica – Millepini. E’ già trascorso un anno da quella serie terribile di incidenti mortali sulla Rivoltana in cui persero la vita alcuni nostri cari concittadini.

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CALENDARIO PROSSIMI INCONTRI di PROGETTO RODANO

  • Venerdì 17 febbraio
  • Giovedì 1 marzo
  • Giovedì 15 marzo
  • Giovedì 29 marzo
  • Giovedì 12 aprile

 

Potete sempre contattarci scirvendo a progettorodano@gmail.com

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